Comitato “Cittadini Attivi” Bernalda-Metaponto (MT)

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E dopo le manganellate, voilà…arriva il colonialismo!

 

La notizia, che ancora non è di pubblico dominio, ha quasi dell’incredibile nel senso che sembra di rivivere drammatiche pagine di storia del passato…

Dopo le manganellate inferte ai nostri studenti nei giorni scorsi, nelle stesse ore durante le quali era in pieno svolgimento lo sciopero generale contro il Decreto Gelmini, nel Parlamento si consumava un’altra brutta pagina per la nostra (pseudo)democrazia: l’approvazione, da parte della maggioranza, dell’art. 16-bis del Ddl 1441 – ter (dove “ter” potrebbe tranquillamente stare per “terroni”).

Questo Disegno di legge priverebbe all’interno della Conferenza Stato-Regioni i rappresentanti delle popolazioni locali di concorrere alla Valutazione di Impatto Ambientale necessaria alle compagnie petrolifere per la ricerca di idrocarburi solidi e gassosi.

In pratica, si vogliono svendere le enormi risorse petrolifere della Basilicata, incuranti delle conseguenze sociali e ambientali, che con operazioni a senso unico non condivise dai titolari del territorio, produrrebbero danni irreparabili già espliciti nella Val d’Agri.

Dopo l’Eritrea, la Libia e l’Abissinia pare sia arrivato il turno della misera e povera Basilicata, ambita preda del neo-colonialismo “italico” del terzo millennio!

Non è un caso che l’approvazione di questo Disegno di legge sia coincisa con le stesse ore in cui i mass-media erano utilmente impegnati sul fronte-Scuola.

Si ricorderà che analoga operazione fu effettuata ai danni della Basilicata dall’altro Governo Berlusconi  che, a distanza di qualche ora dalla strage di Nassirya (in cui furono trucidati 19 italiani) emanò il Decreto sul Sito unico di stoccaggio delle Scorie nucleari a Scanzano Jonico, mentre la stampa era impegnata su quel fronte di informazione.

Sono pure coincidenze? Il lupo perde il pelo ma non il vizio? Si ripete il copione tristemente vissuto qualche decennio fa?

In conseguenza di ciò, comincia a serpeggiare in molte associazioni lucane l’inquietudine per gli ulteriori scenari di espropriazione territoriale incalzante e ingorda, con la complicità di truffaldini asserviti a Berlusconi e al suo seguito  parlamentare del PDL lucano e non.

In Basilicata, la campagna elettorale di Aprile fu basata tutta sul dimezzamento del prezzo della benzina per i lucani.

Ma, come dice bene la Sabina Guzzanti, la smentita di così ingannevoli promesse da mercanti non tarderà a venire… Abbiate fiducia, la sentirete! 

Stufi di essere continuamente raggirati, i movimenti lucani si stanno apprestando ad organizzare ed indire un referendum per “l’indipendenza” della Basilicata dall’Italia…berlusconiana, quasi al pari di quanto recentemente avvenuto in Kosovo e in Ossezia.

In tale evenienza, il “copione” presumibile sarebbe che, a Metaponto, tra i resti del  tempio di Pitagora e lungo le dorate spiagge, si affollino manganelli, mezzi anfibi e carrarmati… Ve lo immaginate?

All’erta, Lina Wertmuller!

Questa volta, e per sempre, non saresti più cacciata dal nostro set.

 

Il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto


 

 

Gli studenti protestano …difendono la democrazia!

Nell’esprimere tutta la personale solidarietà ai nostri studenti di ogni ordine e grado, ai loro insegnanti e al personale non docente impegnati nelle giuste proteste e rivendicazioni di questi giorni, lancio un appello a tutti i genitori che con altrettanta angoscia seguono l’evolversi degli eventi di queste ultime ore.

Il Decreto-legge Gelmini non può arrogarsi il diritto di riformare a scatola chiusa la Scuola degli italiani.

La prevaricazione e l’arroganza di cui è pregno si manifesta proprio con la sua forma di approccio legislativo, un Decreto-legge, appunto, non emendabile. Questo vuol significare che gli Onorevoli e i Senatori chiamati a ratificare questa ennesima “involuzione”, nonché “calamità culturale”, che avrà ulteriori riflessi negativi nell’organizzazione e nella gestione della società -con tutte le sue indubbie ripercussioni future-, nei  prossimi giorni “convertiranno” in legge il Decreto Gelmini, non apportandovi alcun cambiamento, poichè blindato dalla sua stessa inemendabilità (è stato richiesto il voto di fiducia).

A questo punto vi chiedo, cosa ci si può aspettare da un Parlamento a sua volta blindato?

Gli Onorevoli e i Senatori che lì siedono sono stati tutti “nominati” dai partiti, in barba a qualsiasi principio di legittima rappresentatività democratica, servi solo delle loro convenienze e dei loro rapporti clientelari.

Potranno mai rispettare il sacrosanto diritto di chi li ha votati nel momento in cui, come ora, ognuno pretende di sapere e conoscere con chiarezza il disegno e il destino della nostra già bistrattata scuola?

Bene fanno i nostri ragazzi a protestare autonomamente senza essere “condizionati”, o  peggio “strumentalizzati” dai partiti politici.

I Decreti-legge con voto di fiducia hanno sempre una matrice politica, da qualsiasi partito politico provengano, e servono ad ingannare il popolo.

Genitori, non permettiamo questo ennesimo disegno criminale!

Difendiamo la nostra già maltrattata democrazia.

Difendiamo la nostra Costituzione che parla di Scuola uguale per tutti.

Difendiamo la libertà della nostra Scuola, perché nella Scuola si costruisce il futuro dei nostri figli, che vogliamo liberi e rispettati!

Bernalda, 28 ottobre 2008

Il genitore Antonio Forcillo

 

COMUNICATO SULLA TRUFFA DELLA “FELANDINA”

Nell’elogiare la brillante operazione della Guardia di Finanza, il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto invita i Sindaci e le Amministrazioni dei Comuni della Valbasento e del Metapontino a dare spontaneamente le dimissioni, come segno di protesta contro la truffa e il fallimento del Consorzio Industriale “La Felandina”, e come segno di solidarietà ai previsti 628 operai da assumere, secondo quanto stabilito dal Contratto di finanziamento pubblico.

Comincino a dare l’esempio il Sindaco e l’Amministrazione del Comune di Bernalda, nel quale si sta consumando questa ulteriore beffa inferta a un territorio e a una popolazione già tante volte umiliati e offesi.

Bernalda, 20 settembre 2008

Il Comitato “Cittadini Attivi”

di Bernalda e Metaponto

 


Bernalda, 6 settembre 2008

COMMISSIONE DI VIGILANZA

PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

Elezioni Politiche 13 - 14 aprile 2008 

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Al Presidente del Senato Renato Schifani

Al Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini

Lettera aperta

Appello alle Alte Cariche in difesa delle risorse dello Stato, della libertà di espressione, dei valori e dei principi morali della Costituzione

Signor Presidente della Repubblica,

Signor Presidente del Senato,

Signor Presidente della Camera dei Deputati

Come è noto la scrivente “Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa”, organo di coordinamento politico-sociale del Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto, istituita in occasione delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008, si è insediata  in data 22 febbraio ’08 con un proprio  regolamento a suo tempo notificato al Presidente della Repubblica, al Ministro degli Interni, al Prefetto di Matera.

            Pur non ricevendo alcuna comunicazione di approvazione istituzionale o legittimativa in tal senso, la Commissione ha tuttavia ottemperato ad alcuni compiti fondamentali di riferimento politico-sociale, se pur limitati per gli effetti di tale mancato riconoscimento. In particolare, nel corso del suo esercizio istitutivo, ha amplificato con ogni mezzo comunicativo a sua disposizione, ricevendo per ciò il plauso dei cittadini, diverse rivendicazioni sociali di carattere collettivo, espressione di ogni componente elettorale, astensionistica inclusa.

            I comunicati emanati hanno riguardato prevalentemente la distorsione dell’utilizzo di molteplici sondaggi elettorali usati non tanto per fini cognitivi ma quale formidabile strumento mediatico di condizionamento elettorale, in favore di compagini e schieramenti maggiormente rappresentativi; (tacendo però sui flussi di disaffezione o astensione politica dei cittadini, sugli indici di accettazione dei sondaggi da parte degli utenti contattati, o in molti casi evitando direttamente l’evidenziazione della volontà riferibile agli stessi astensionisti).

Ha inoltre denunciato all’opinione pubblica l’annosa questione mediatica, verificatasi soprattutto nei circuiti dei mass media nazionali, relativa ad una carenza di informazione che ha riguardato soprattutto la componente astensionistica dell’elettorato.

Anche l’astensione è un’espressione! Riferibile ai cittadini della Repubblica nella stessa misura delle loro volontà esprimibili, e garantita dai principi fondamentali della nostra Costituzione.

Anche coloro che non si rivedono in nessuna delle compagini elettorali presenti, hanno diritto a lanciare i loro proclami pretendendo analoga visibilità, soprattutto nel caso di elezioni politiche.

            Come altresì noto, per l’esperienza diretta fin qui vissuta nel corso invece di campagne referendarie, i partiti giocano ruoli assai diversi non disdegnando, secondo le proprie logiche e convenienze, di lanciare proclami o campagne astensionistiche su svariati temi referendari, e a quel punto diverso è il trattamento loro riservato dai mass media nazionali!

            Altra questione è stata inoltre ripetutamente sollevata sul problema del rimborso elettorale: malgrado l’espressione referendaria in passato abbia abolito per i partiti la possibilità di finanziamento pubblico, le leggi succedutesi lo hanno di fatto reimpiantato. Sotto la dicitura “rimborso elettorale”, è stato infatti consentito il rifinanziamento di quelle attività precedentemente respinte, in misura addirittura maggiore. Autorevoli testate giornalistiche e siti internet italiani e stranieri hanno inoltre reso pubblico ed evidenziato un effettivo sovradimensionamento delle spese realmente sostenute dalle singole compagini elettorali, sulla base di quanto documentato ai fini del rimborso, al punto che l’onere delle risorse beneficiate dai partiti sopra la soglia dell’uno per cento, sarebbe frequentemente  “gonfiato” oltremisura. Tale pratica, non propriamente corretta sia da un punto di vista etico che morale, né tantomeno da un punto di vista di puntuale osservanza dei principi e degli ordinamenti giuridici, potrebbe richiedere Vostre adeguate ed autorevoli indagini volte a mettere in luce tale pratica scaltra e abnorme.

            Vi segnaliamo infine che sia alla Camera dei Deputati che al Senato  è stato registrato un numero di svariati milioni di astensioni, includendo in tale voce le quote di elettori che hanno disertato le urne, o che hanno espresso schede bianche o nulle (in una percentuale complessiva valutata in circa il 20% dell’intero corpo elettorale). Questo esito ha determinato la costituzione di un grosso ammontare di fondi che, proprio in virtù della volontà di non votare, non può divenire proprietà di nessuno e nel caso specifico non può essere compiuta alcuna “fagocitosi” da parte di nessun altro organismo “più forte”! In diverse altre occasioni abbiamo infatti ribadito che i fondi attribuibili al non-voto dei cittadini debbano rimanere nella disponibilità finanziaria dello Stato, o in subordine essere destinati alle classi meno abbienti o a chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese, e non suddivisi fra coloro che hanno superato la quota di sbarramento suddetto, anche perché essi già beneficiano di altre più cospicue quote di rimborso. Se infatti ipoteticamente quegli elettori avessero votato per altro partito o coalizione, allora sì sarebbe stato giusto ripartire i fondi a tali legittimi destinatari, ma che comunque, anche in quel caso, non sarebbero potuti essere utilizzati da chi invece oggi indebitamente se ne appropria.

Signor Presidente della Repubblica,

Signor Presidente del Senato,

Signor Presidente della Camera dei Deputati

Fate in modo, a seguito di questo appello, che tali consuetudini possano cessare, anche a mezzo di adeguate riforme di legge. Date un segnale ai nostri cittadini che Istituzioni e Partiti hanno veramente a cuore le sorti e il destino di questa nostra Beneamata Repubblica.

Bernalda, 6 settembre 2008        

Con i più rispettosi Ossequi,

la Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa

del Comitato “Cittadini Attivi”di Bernalda e Metaponto

(P. Tamburrano, D. Fuina, A. Forcillo, A. Prete,

G. Ippedico, C. Zito, D. Fai, M. Manolio)

 


STUPENDI I FUOCHI PIROTECNICI,

UN PO MENO BELLO L’INCENDIO CONSEGUENTE

Come spesso accade a Bernalda, la chiusura della spettacolare Festa patronale di San Bernardino viene offuscata da quella che si potrebbe annoverare come una negativa consuetudine prepotentemente inserita nel programma dei festeggiamenti, quasi come un rito funesto: il triste spettacolo dei roghi divoratori della natura. Le cause sembrano essere molteplici e non tutte accidentali:

-         Scelta impropria dei luoghi di lancio dei mortaretti

-         Imprevedibilità del vento

-         Impossibilità di intervento, per sconnessione dei luoghi, per i pur presenti Vigili del Fuoco

-         Incuria dei territori malgrado questi ultimi siano sottoposti a bonifica estiva da parte di squadre di operai forestali addetti alla pulizia delle sterpaglie, ma che molta pulizia forse non fanno

-         Ci sarebbe un’ultima considerazione sull’opportunità di autorizzare quei luoghi ricchi di sterpaglie come idonei al lancio dei petardi.Non si riesce a capire perché tutto ciò accada, soprattutto malgrado l’onere degli interventi preventivi, tanto costosi quanto inefficaci per la conseguente distruzione non solo di ampi spazi alberati,  ma anche di circostanti proprietà private.Per evitare che tutto ciò si ripeta, pur non rinunciando al magnifico spettacolo, a quale altro “Santo Protettore” ci dobbiamo rivolgere?

Bernalda, 25 agosto 2008

Il Comitato “Cittadini Attivi”

di Bernalda e Metaponto

 


 

E U.C.A.I.B.  (Unione dei Commercianti, Artigiani e Imprenditori Bernaldesi)

diramano il seguente

 

COMUNICATO CONGIUNTO

Bernalda, 6 agosto 2008

A seguito della morte sopravvenuta stamane del benzinaio bernaldese MARIO FAVALE, aggredito lunedì 4 agosto nel corso di una rapina, il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto e l’U.C.A.I.B. – Unione dei Commercianti, Artigiani e Imprenditori Bernaldesi,  esprimendo affettuosa solidarietà alla famiglia Favale, annunciano due giornate di mobilitazione cittadina in memoria dell’indimenticabile Mario:

GIOVEDI’ 7 AGOSTO, IN OCCASIONE DEL FUNERALE, PROCLAMANO 2 ORE DI SERRATA (DALLE ORE 16,30 ALLE ORE 18,30) DI TUTTE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE BERNALDESI (COMMERCIO, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA, INDUSTRIA, SERVIZI)

VENERDI’ 8 AGOSTO, A PARTIRE DALLE ORE 21,00 IN CORSO UMBERTO ANGOLO VIA MAFFEI A BERNALDA, PUBBLICO DIBATTITO CON LE ISTITUZIONI, LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, LE RAPPRESENTANZE  SINDACALI E CITTADINE  SUI TEMI LEGATI AD UNA “CRESCENTE EMERGENZA DELLA CRIMINALITA’ E  SICUREZZA DEI CITTADINI”.


Comitato “Cittadini Attivi” Bernalda-Metaponto (MT)

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e-mail coordinamento direttivo: forcillotoni@alice.it

Persone e cose “perbene”

Mercoledì 23 luglio 2008, dalle ore 21,00, il tratto di Corso Umberto coincidente con l’angolo di via Maffei in Bernalda ospitava il giudice Vincenzo Montemurro, l’insegnante Olimpia Fuina e il sacerdote Marcello Cozzi per la presentazione del libro scritto da quest’ultimo “Quando la mafia non esiste”.Erano presenti molti cittadini che seguivano gli interventi con attenta partecipazione e significativo coinvolgimento. L’assembramento ricordava i grandi raduni organizzati dal Laboratorio di Storia del locale Liceo Scientifico per incontrare, di anno in anno, Maria Falcone, Rita Borsellino, Maria Fida Moro, Maria Romana De Gasperi, Lech Walesa.Partecipavano all’incontro gli Amministratori pubblici più rappresentativi, personaggi variamente impegnati in area regionale, giornalisti e cittadini liberi e personalmente invitati.Per noi Cittadini Attivi questa iniziativa è stata di alto valore civile e di consistente profilo etico. Consideravamo le persone direttamente invitate degne di una iniziativa di qualità.Nella nostra valutazione hanno perso quota quei soggetti che sono rimasti indifferenti al nostro invito, o hanno ridimensionato l’importanza di tale evento. Verso gli invitati “assenti” non serbiamo alcun rancore, ma in futuro non avranno lo stesso rispetto, pur auspicando che essi non ignorino che noi lottiamo in libertà per i diritti comuni e senza sogni di potere.Riteniamo persone “perbene” i personaggi ospitati, i quali non hanno enunciato astratte teorie, ma hanno sostenuto principi testimoniati prima con i loro audaci e coerenti comportamenti il giudice Montemurro ha delineato, con l’onestà dei servitori della legge, lo scenario inquietante delle devianze lucane, contagiose della stessa integrità istituzionale, nei confronti della quale restano fermissimi la sua fiducia e il suo impegno.Olimpia Fuina ha rivendicato verità e giustizia per suo figlio Luca Orioli, vittima insieme a Marirosa Andreotta di una criminalità “protetta”. Questa madre bernaldese, ostinata e coraggiosa, ha confidato ai suoi concittadini di Bernalda di aver trovato nella fede la forza di perdonare, sempre che la perversione delle menti retroceda dai percorsi del male.Don Marcello Cozzi, autore del libro, parla di quello che ha scritto, ossia della criminalità che devasta la terra di Lucania, col vigore di chi sente l’evangelica fame e sete di giustizia.I Cittadini Attivi considerano Don Marcello “uomo di Dio”, missionario dell’amore in una terra stracolma di riti e icone sacre, ma povera di testimonianze. Per lui non ci sono vacanze da consumare: è lui che si consuma anche sotto il sole estivo nel percorrere aridi sentieri e liberare le coscienze dagli ingorghi che le avvinghiano. Con la lanterna di Diogene i Cittadini Attivi cercheranno insieme a lui uomini nuovi per un generale risveglio etico e sociale. Ci servono politici onesti, giudici incorruttibili e uomini non pieghevoli ai compromessi e agli inganni. Non accettiamo che il sorriso dei nostri figli si spenga già al suo sorgere.A Settembre avremo in Corso Umberto Carlo Vulpio, Antonio Ingroia e Clementina Forleo per esporre quanto è scritto nel libro “Roba Nostra”.A Febbraio del 2009 sarà tra noi Gherardo Colombo, magistrato di “Mani Pulite” il quale, parlando del suo ultimo libro “Sulle regole”, indicherà a noi lucani il modo di essere liberi ricostruttori della distrutta “isola felica” lucana.  Questa trilogia bibliografica è terapia di liberazione e di rigenerazione totale.

Bernalda, 30 luglio 2008    

Pietro Tamburrano

a nome del Comitato “Cittadini Attivi”

di Bernalda e Metaponto

 


Allah, la Madonna di Viggiano e il petrolio

La richiesta per detassare in Basilicata la benzina e il gasolio è stata respinta dal Governo.

Perché i lucani confidavano in un trattamento di riguardo? Perché la Basilicata o Lucania produce il 75% del petrolio estratto in Italia. La legittimità di questa richiesta ha fondamento nella legge di natura, ratificata dal principio di diritto internazionale della “proprietà collettiva del territorio”. Lo Stato e la Regione decidono, le Compagnie petrolifere dispongono, il popolo subisce. Almeno per educazione si dovrebbe dire ai lucani: “C’è permesso nel vostro territorio?” Il popolo viene raggirato due volte: quando gli viene sottratta senza contrattazione e adeguata corresponsione una ricchezza che è sua; quando deve ricomprarsi sotto forma di bene di consumo la ricchezza sottratta. Accade la stessa cosa nei furti di auto. Il ladro comunica al padrone che la macchina gli è stata rubata, ma può riaverla se paga il prezzo imposto. Il derubato non ha scampo: prendere o lasciare. L’oro “nero” della Basilicata è ai piedi del Monte della Madonna “Nera” di Viggiano. Molti si recano per chiedere grazie alla Madre di Dio, altri per estrarre petrolio.  I primi lasciano doni, i secondi usurpano ricchezze.  In questo angolo della Terra sotto sisma il capogiro è vorticoso. Di recente un aspirante al Parlamento gridava come profeta: “Se mi eleggerete, farò dimezzare in Basilicata il prezzo della benzina e del gasolio”. Passate le elezioni, i lucani pagano la benzina anche per lui.

Il buon Allah ha dato agli arabi tanto petrolio e bravi emiri.

Anche la Madonna di Viggiano ha dato petrolio ai lucani, ma non ancora bravi emiri.

Bernalda, 10 luglio 2008

Pietro Tamburrano

a nome del Comitato “Cittadini Attivi”

di Bernalda e Metaponto


QUEL TRENO DI QUARANT’ANNI FA…

Sembrano lontani anni-luce i ricordi di una trascorsa giovinezza.L’ansia per quel breve viaggio, che avrebbe sancito l’inizio di una lunga estate metapontina, tra limpide acque e doratissime spiagge non erose ci facevano, da bambini, fremere al punto da passare frequenti notti insonni.Si partiva alle 8,30 su una gremita corriera, con la radio che scandiva “Sapore di sale” di Gino Paoli, “L’isola di White” dei Dik Dik, “Azzurro” di Celentano. L’odore intenso della marina già si avvertiva in prossimità del passaggio a livello della stazione di Metaponto, mentre la frequente attesa dovuta al transito di qualche convoglio merci o passeggeri non spezzava il sottile filo magico che univa la fantasia all’intensa stimolazione olfattiva.Tutto era più naturale e piacevolmente genuino.Non conoscevamo i condizionatori né il traffico pazzesco di questi tempi frenetici. I finestrini aperti creavano un piacevole turbinìo di vento misto ad intensi profumi d’oleandro.Domenica 6 luglio 2008, tutti in auto per la partenza puntuale alle 8,30: destinazione mare. I bambini hanno riposato poco, per via di una analoga frenesia di correre sulla spiaggia. Imboccato il nuovo svincolo sulla Basentana, noto nello specchietto retrovisore un poderoso scintillìo di luci accese che sopraggiungono.Le auto che mi precedono sono così tante che non ci si può distrarre, mentre la radio trasmette musiche più ritmate e canzoni meno romantiche.Neanche cinque minuti, giunti all’altezza del bivio della frazione Giulianella (a circa 3 Km dal nuovo svincolo in fase di realizzo sulla S.S. 106 Jonica), l’inattesa coda: migliaia di auto incolonnate che procedono a ritmo alternato, 10 secondi ferme e 10 secondi a passo d’uomo, giusto per percorrere pochi metri. C’è voluta più di un’ora, sotto il sole cocente e l’asfissiante tanfo dei gas di scarico per arrivare al bivio-rotatoria sulla 106. Mi chiedo: non si potrebbe modificare quell’alternanza portandola all’ordine dei minuti, invece dei secondi? Come se si dovesse aspettare il passaggio di quel treno di quarant’anni fa.Nell’attesa, una volta spenti i motori e usciti dagli abitacoli roventi, avremmo di nuovo assaporato i caldi profumi dell’estate metapontina. Ma soprattutto, in quell’attesa meno nevrotica e insofferente, avremmo potuto raccontare ai nostri bambini di una domenica d’estate di tanto tempo fa.

Antonio Forcillo,

Comitato Cittadini Attivi

di Bernalda-Metaponto