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15 novembre 2008
- Giornata di Mobilitazione
Lucana -
“TUTTA UN’ALTRA
SCORIA?”
BOZZA DI
COMUNICATO CONGIUNTO
Sabato 15
novembre 2008, a partire dalle ore 9,00 davanti alle colonne del Tempio
greco, noto come Tavole Palatine o Tempio di Pitagora, si è svolto un
sit-in di richiamo popolare e di protesta sociale contro il piano di
sfruttamento petrolifero, per il quale sono state approvate le molteplici
trivellazioni ormai in atto in tutto il territorio metapontino. L’iniziativa
è coincisa con il 5° anniversario dell’emanazione dell’infausto Decreto
governativo che prevedeva come sito nazionale delle scorie nucleari la
contrada di Terzo Cavone in territorio di Scanzano Jonico. Alla
manifestazione, organizzata dal Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e
Metaponto hanno aderito le seguenti Associazioni lucane:
Movimento No-Scorie Trisaia, OLA – Organizzazione Lucana
Ambientalista,CSAIL Val D’Agri, Associazione Leucippo – Operatori turistici
di Metaponto, Cittadinanzattiva Basilicata, UCAIB, NoiCittadiniLucani, Un
Cuore per l’Albania, Progetto Legalità, Comitato No Oil Lucania,
Associazione i Calanchi, Accademia Kronos Basilicata, Archivio Lucano delle
Voci, Associazione per i Diritti del Fanciullo, Multisonica, Associazione
Pensiero Attivo, Pro Loco di Metaponto, Sassi Kult, Comitato Grande Lucania,
Comitato Vediamoci Chiaro Teana, Associazione Protezione Civile Fardella,
Protezione Civile Marconia, Associazione GUS, Associazione Emanuele 11 e 72,
Associazione Lykeios
La prima ora
della manifestazione è stata contrassegnata dalla fitta pioggia e dal
maltempo che ha imperversato per tutta la giornata. Dalle ore 10,30 alle ore
14,00 una migliore clemenza meteorologica ha permesso a tutti i
rappresentanti delle Associazioni, a non pochi uomini di cultura lì
presenti, ai Sindaci di Bernalda e Scanzano Jonico, ai giovani lì accorsi e
ai liberi cittadini presenti di esprimere il loro pensiero sia sul progetto
di impiantistica estrattiva del petrolio, sia sui rilevanti fatti
dell’inquinamento ambientale già in atto nei centri petroliferi della Val
d’Agri, sia sugli insoluti problemi dei rifiuti nucleari conservati alla
Trisaia di Rotondella, sia sugli effetti devastanti che continuano a pesare
sulle popolazioni lucane in termini di povertà e sfruttamento, occupazione
del territorio e disoccupazione lavorativa, emigrazione delle braccia e
delle menti lucane, estraneazione dei cittadini, titolari della naturale
ricchezza dell’acqua, del gas, e del petrolio lucano, da ogni decisione
politica e amministrativa, locale e nazionale. L’intera situazione lucana è
stata definita concordemente “di rapina” in riferimento alle risorse
territoriali, “di emarginazione” in riferimento ai rapporti istituzionali e
ai sacrosanti diritti di un popolo che non può più farsi opprimere e
ignorare.
E’ emersa la
comune decisione di aggregare tutte le associazioni libere della Basilicata
o Lucania, operanti senza scopo di lucro, per la pubblica utilità, per
l’ambiente, per la legalità e per la valorizzazione del territorio, per
costituire una forza unica regionale contro la rassegnazione e contro gli
abusi che si volessero ancora consumare sulle sfortunate popolazioni lucane.
E’ stata
evidenziata con adeguata rigorosità la complicità politica e giudiziaria
nella graduale ma ininterrotta “escalation” del degrado regionale di natura
economica, ambientale, sociale, giurisdizionale, politica e morale.
La
manifestazione odierna sui temi oggetto delle esternazioni dei presenti dà
inizio a una serie indefinita di iniziative finalizzate a informare le
popolazioni lucane, a svegliarle dal lungo torpore che ha favorito lo
scempio del territorio, a controbatterne la svendita ai neo-colonializzatori,
a rivendicare presso le istituzioni il diritto dei cittadini di essere
decisivi nelle scelte che investono il loro destino.
Numerosi
striscioni hanno espresso a sufficienza l’indignazione popolare, la volontà
di lottare per le future generazioni, la determinazione a coinvolgere tutte
le sedi istituzionali e giudiziarie per affrontare e risolvere con
correttezza i problemi posti, la lotta a oltranza contro ogni ulteriore
tentativo di frode e di inganno ai danni della terra di Basilicata.
Antonio Forcillo, Comitato "Cittadini Attivi"
Bernalda-Metaponto |