Nova Siri Marina 6 aprile 2008 baby sindaco |
Lo spoglio de
seggi è terminato, Nova Siri ha il suo primo sindaco baby.
"GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO" 6 APRILE 2008
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Maria Ida Settembrino. Maria Ida Settembrino 30
04 2008 |
Giovanni Tarantino |
Nova Siri Marina 15 febbraio 2008 "PROGETTO SCUOLA" Hotel Imperiale ore 18,00 "IO CI CREDO", il libro di Rosario Crocetta, |
Nova Siri. La legalità, traghettata a “muso duro” da uomini e donne del calibro di Rosario Crocetta, Luigi De Magistris, Lorenzo Diana ed Elisabetta Baldi della Fondazione Antonino Caponnetto, approda a Nova Siri in un giorno come tanti e fa, di questa piccola realtà, una roccaforte blindata e privilegiata, pronta a schivare i colpi invisibili di una società giovane e secolarizzata, allo sbando, che vende rabbia e cova indignazione.
"GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO" 15 FEBBRAIO 2008
“Io, ci credo. Gela, città della legalità” è il libro denuncia di Rosario Crocetta, edito dalla Diple Edizioni di Firenze. Il giornalista di Repubblica, Sergio Nigrelli che assapora nei ranghi di un un’intervista seria ed appassionata il fascino della verità su tante verità non dette e poi svelate dal primo cittadino d’oltremare in questo libro che si legge tutto di un fiato. Il libro sarà presentato all’interno del siparietto letterario “La luna e gli scrittori” promosso dall’ assessore alla cultura Gaetano Dimatteo, il prossimo 15 febbraio. Io, ci credo rappresenta una presa di posizione netta e decisa da parte dell’ autore contro il sistema mafioso e la sua subdola capacità di operare il male in una città come quella di Gela che ha iniziato ad annusare l’odore del cambiamento. “Il sindaco Crocetta – scrive Giuseppe Lumia – ha spezzato il meccanismo dell’ adagiarsi, del convivere con la contraddittoria Gela”. Nel libro, vi è quasi un proiettarsi di sguardi speranzosi verso nuovi scenari di sviluppo e giustizia sociale. Crocetta rappresenta l’istituzione che non siede in cattedra, ma che lavora e lotta con e per la sua gente. Rosario Crocetta è quel sindaco che si preoccupa di dare degna sepoltura ai clandestini morti nelle acque delle coste siciliane. Quello stesso sindaco che ha recuperato i loculi cimiteriali per darli in donazione a delle frange musulmane presenti sul territorio. Rosario Crocetta è ancora uomo di piazza, di folla, di afflati umani, di aggregazione. Nel suo scritto si respira un sentimento autentico di filantropia. “E’ bello pensare che sindaci e pubblici amministratori di spessore umano e morale – scrive Elisabetta Caponnetto, alla cui omonima Fondazione sono stati devoluti gli incassi della vendita del libro – non siano mai lasciati soli, anzi sano sempre più circondati da persone sane, oneste, soprattutto giovani motivati e partecipi”. Per Crocetta non ci sono cittadini che meritano rispetto. La collusione tra mafia e affari pubblici è una triste realtà a cui i siciliani devono saper dire basta. Il clientelismo e la prostrazione verso gli uomini d’onore devono cedere il passo alla cultura del riscatto che rappresenta la voce della risalita. “Così, i disoccupati – scrive ancora Lumia – non sono più soli, gli operai e le straordinarie battaglie del movimento sindacale hanno un alleato in più, le parrocchie possono contare su un interlocutore serio ed autorevole, gli imprenditori possono denunciare, fare antiracket e, finalmente, liberamente impresa”. Una protesa verso l’ alto quasi a voler toccare l’inafferrabilità di una nuvola è l’immagine che domina la copertina del libro in presentazione, a cui l’autore affida un messaggio di riscatto. All’interno, tra le sue pagine, aleggia l’immagine di una lunga coltre bianca che avanza da un’antica balconata del centro storico di Gela. C’è scritto: liberi dal pizzo.
Maria Ida Settembrino
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A SCUOLA DI LEGALITA’. PRESENTAZIONE DEL “PROGETTO SCUOLA” DELLA FONDAZIONE ANTONINO CAPONNETTO.
La campanella di venerdì 15 febbraio non suonerà alla solita ora per gli alunni della seconda e della terza media e per quelli del quarto e del quinto ginnasio del liceo classico di Nova Siri. Di nuovo c’è la prima lezione di legalità messa a segno dal progetto “scuola” della Fondazione Caponnetto, nell’ambito presso il Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del POF (progetti formativi per la scuola) . Nel corso dell’anno scolastico 2006-2007 la Fondazione “Antonino Caponnetto” ha promosso, su tutto il territorio nazionale, circa 35 incontri con studenti e cittadini. Tra i primi appuntamenti del nuovo anno figura quello di metà febbraio con le scuole di Nova Siri. In alcune scuole del panorama nazionale si sono tenuti 2 o 3 incontri, a scadenze regolari, durante i quali relatori diversi e qualificati, giornalisti, giudici, avvocati, uomini politici e cittadini del mondo dell’associazionismo, hanno approfondito la tematica del rispetto delle leggi e delle regole della convivenza civile. Fra un incontro e l’altro, le classi hanno lavorato con i propri insegnanti sviluppando e arricchendo gli argomenti trattati dai relatori, anche con la collaborazione continua della Fondazione Caponnetto. Gli incontri, le conferenze e le lezioni, in molti casi, erano parte di un progetto complessivo d educazione alla legalità inserito nel Piano dell’Offerta Formativa di matrice nazionale. In questo modo l’attività della fondazione si inserisce pienamente nell’orientamento, prevalente in questi ultimi anni, di diffondere e rafforzare la cultura della legalità fra i giovani, coerentemente con il dettato costituzionale che attribuisce alla scuola il compito di educare la cittadinanza. Nelle scuole sono state altresì affrontati anche temi importanti per il mondo giovanile: la seduzione dell’ uso di droghe, il fenomeno del bullismo, il disagio giovanile. La stessa ciclicità ed incisività propedeutica, forte della sua valenza educativa, è stata pensata e voluta dall’assessore alla cultura Gaetano Dimatteo per la comunità di Nova Siri. Dopo la tappa di metà febbraio che vedrà grandi nomi del mondo civile ed istituzionale, sedere al tavolo di questo primo incontro operativo con le scuole, altri appuntamenti con la legalità interesseranno questo territorio. “Nova Siri - ha commentato l’assessore Dimatteo - tra le tante urgenze ha bisogno anche di questo: lasciare che valori insopprimibili come quelli della legalità e della giustizia sociale prendano contatto con il mondo giovanile, affinché la cultura della legalità soppianti quella dell’emarginazione sociale”. Maria Ida Settembrino |