La Rassegna Internazionale di
Art Visive Digitale, si tinge a festa per la sua XII
edizione dedicata alla "Basilicata/Lucania:
magia dei luoghi". 100 immagini frutto del
lavoro di 16 artisti, tra scatti in bianco e nero o dai
colori vivaci, che raccontano la nostra terra, le
antiche borgate, le cave di tufo, i parchi
incontaminati, i viottoli in pietra, le mura medievali,
le tradizioni che, refrattarie alla modernità,
sopravvivono come lontane dallo spazio e dal tempo.
Espongono:
Giorgio Braschi, Roberto Camerini, Assunta
Consoli, Vincenzo Nicoletti, Roberto Linzalone, Michele
Di Lecce, Enzo Epifania, Roberto Lacava, Antonio
Lionetti, Aldo Marinetti, Francesco Morelli, Michele
Morelli, Nino Oriolo, Giulio Orioli, Ottavio Chiaradia,
Pasquale Chiurazzi.
Sessione video:
film documentario della regista canadese Katalin
Eszterhai"Basilicata, terra dei
lucani", prodotto dalla Georgicam Inc, in
collaborazione con l'APT e la Regione Basilicata.
Rientra nell'ambito del più vasto progetto: "Italia
senza confini", è stato proiettato in anteprima ospite
di Cinemadamare 2010, e gentilmente concesso
dall'Agenzia di Promozione Turistica della Basilicata. È
un viaggio che attraversa la Lucania dalla costa Jonica
a quella Tirrenica, passando per l'entroterra, dal Parco
Nazionale del Pollino fino ad arrivare al
Vulture-Melfese. I paesi toccati, con le loro
tradizioni, i piatti tipici, i volti e l'accoglienza
degli abitanti, si racchiudono nei 137 minuti che
scandiscono l'emozione di un avventuroso viaggio
nell'arida e dolce regione.
Giorgio Braschi , è uno dei primi artisti che ci accompagna
nel viaggio alla scoperta di in uno dei luoghi più
incantati della nostra regione, quasi fiabesco, il Parco
Nazionale del Pollino. Autore di numerosi articoli e
pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo,
nonché di un volume fotografico "Pollino", e del famoso
libro "Sui sentieri del Pollino", è un socio
fotografo-naturalista, escursionista, e ha fatto parte
della Commissione tecnica che ha dato vita al Parco
Nazionale del Pollino, di cui è tuttora uno delle guide
ufficiali. Ogni suo scatto immortala attimi di luce che
penetrano le chiome dei pini loricati della Serra delle
Ciavole, si riflettono sui torrenti innevati, splendono
sul finire di un tramonto sul golfo di Policastro dalla
Serra di Crispo.
Aldo Marinetti,
nato in Australia ma d’origine abruzzese, vive e lavora
a Melfi come docente presso l’Agenzia Provinciale per
l’Orientamento e la Formazione Professionale di Potenza
(APOF-IL), sensibile alla condizione giovanile, ha
curato diverse campagne di comunicazione sociale e
collabora con le scuole per la realizzazione di
cortometraggi e spot video nell’ambito di progetti di
“Educazione alla legalità”. Da sempre appassionato alla
fotografia, si dedica a scoprirla a livello
professionale dal 1994. I suoi scatti mostrano
l’incredibile attenzione alla vita sociale e religiosa
dei vari paesi lucani, scava nella tradizione e con la
forza del chiaroscuro riesce a rappresentare il
contrasto tra gli elementi religiosi e quelli più
propriamente pagani e folcloristici. Barile è un esempio
inclazante, con la sua “Processione dei Misteri”
risalente al 1600 e che trae origine dalle vicende
legate alla storia e alla diaspora del popolo albanese.
È una delle manifestazioni culturali più caratteristiche
ma anche una delle più antiche della Basilicata e del
Sud Italia. Più di cento figuranti vestono i panni dei
personaggi della Via Crucis descritta dai Vangeli,
affiancati da misteriose figure simboliche e per certi
versi inquietanti, come il Moro e la Zingara che avanza
spavalda mentre tutti sono in lutto, ricoperta dall’oro
delle donne del paese e agghindata con vesti colorate e
sgargianti, proprio lei, che per l’oro ha fornito i
chiodi per la Croce di Cristo.
Roberto Lacava,
mostra le immagini di Satriano di Lucania, Abriola, e di
un crepuscolo in un luogo indefinito. Ritiene che la sua
biografia sia pari a zero, nulla, inesistente. Potremmo
dire invece che la sua biografia c’è, ed è in ogni suo
scatto, nella sua voglia di esplorare, nell’amore per la
sua terra, nel suo diario di viaggio che raccoglie le
istantanee dei comuni lucani visitati, 106 finora, ed è
costantemente in fase di aggiornamento:
www.ungiroinbasilicata.it .
Giulio Orioli,
nasce a Nova Siri, artista poliedrico, ma
prevalentemente scultore, difficile riassumere la sua
intensa attività nella vita artistica internazionale.
Ultimamente impegnato nel progetto patrocinato dal
Parlamento Europeo: “Seven”, sui sette vizi capitali. È
uno tra i più interessanti artisti contemporanei,
affascinato dalla terza e quarta dimensione
spaziotemporale, ogni sua creazione vive in una
prospettiva poetica, che partendo dall’Essere si
avvicina ai codici della civiltà della tecnica, in cui
ogni segno è espresso nella sua più profonda evocazione
spirituale, trasferita all’interno di una potente
sensibilità concettuale. E così le colline di Craco,
Matera, Rotondella e Stigliano sembrano muoversi sotto
il suo obiettivo, come masse fluide e plastiche, verdi
dune di terra trasportate dal vento.
Ottavio Chiaradia,
nato a Noepoli vive a Policoro, lavora come
telecineoperatore-giornalista del TGR Rai, collabora con
il Touring Club d'Italia, la Regione Basilicata e con
l'Azienda lucana di Promozione Turistica, ha fornito
immagini per i Viaggi di Repubblica ed altri editori. Ha
illustrato varie pubblicazioni, tra le quali "Per una
politica dell'ambiente" a cura del Gruppo socialista
alla Regione Basilicata, ed alcune delle sue bellissime
foto (45000, scattate in trent'anni di attività) sono
state esposte in varie mostre nazionali. Le foto
presentate nella Rassegna sono del "Lago di Monticchio",
il "Sasso Barisano" e la "Campagna materana".
Nino Oriolo,
insegnante, pittore, grafico e fotografo, nato a Matera
vive e lavora a Nova Siri. I suoi scatti dello splendido
paese lucano, risultano all'osservatore esteticamente
perfette, mai supeficiali, ma frutto di un'attenta
riflessione. Passato dalla tela al digitale, si mostra
un fervido foto-pittore, che ribalta, duplica, sdoppia
temi e soggetti, li esalta, li tinge dei colori forti e
caldi, estraniandoli dalla realtà e riportandoli alla
luce traghettandoli al surreale.
Sulla Digital Art, si concentrano
le foto di Pasquale Chiurazzi,
insegnante, scenografo e fotografo, nato a Nova Siri,
Presidente dell’Associazione culturale Gigi Giannotti”,
regista della Compagnia teatrale “Castroboleto”. Con la
sua terra vive un legame profondo, ancestrale, ed ha
esposto vari reportage sui luoghi e le usanze di paesi
lucani, come Accettura, Viggiano, ed espone in questa
Rassegna un omaggio a Craco Vecchio nel
“Paesaggio della Passione”. In campo
internazionale è attivissimo a Cuba dove esordisce con
la personale del 1999 “Defendemos la alegria”
e dando vita ad una collaborazione quasi decennale, con
l’ultima mostra datata 2006 ed intitolata:
“Santiago de Cuba: la calle”. Legato alle
strutture architettoniche è un’artista vivisezionista,
che scompone pezzi di realtà ricomponendole e
riconsegnandole all’osservatore nella loro veste
essenziale, attraverso giochi di luce e manipolazioni
geometriche, è uno spericolato della Digital Art.
Grande contributo ci viene
offerto dai Soci dell'Associazione
MateraFotografia, e dagli artisti che hanno
partecipato attivamente alla riuscita della prima
rassegna 2010 nella splendida cornice della città dei
sassi. Tra questi:
Assunta Consoli, vive a Miglionico ma Materana di nascita,
fotografa di riferimento dell’Associazione “La chiave di
volta”, ha partecipato alla Rassegna presentando una
mostra collettiva intitolata: “Fuoco, Aria, Terra,
Acqua” assieme a Vincenzo Nicoletti e
un altro artista materano. Le fotografie della Consoli,
muovono da da angolazioni non convenzionali, che sia il
lungomare di Metaponto o uno scorcio dei sassi, così
come il Castello del Malconsiglio di Miglionico o la
Chiesa di Sant’Agostino di Matera, mescola sapientemente
la fotografia alla poesia, ed ogni immagine risulta un
crogiolo di quiete e strepito. Nicoletti, ripropone la
cultura dell’osservazione in opposizione a quella
materialista, la veduta di Oppido Lucano, ma in
particolare l’immagine sulla devozione mariana,
esprimono la necessità di cogliere il mondo e la forza
della natura, con un amore che trascende dai legami
terreni.
Roberto Camerini, medico veterinario di professione, ma
fotografo per un’innata passione che lo accompagna da
circa dieci anni. Ha partecipato alla rassegna 2010 con
una mostra personale dal titolo “Sconfinando”. I suoi
passi assieme al suo obiettivo muovono lungo il fiume
Basento, si dirigono sull’altopiano di Grottole, per poi
fermarsi a contemplare prima un gregge e poi la nebbia
che avvolge il lago di San Giuliano.
Francesco Morelli,
ha partecipato ad alcune mostre collettive
dell’Associazione Materafotografia e ad alcuni concorsi
fotografici on line organizzati da sassiland.it,
giornale telematico di Matera. Inoltre ha anche
realizzato alcuni videoclip con cui ha partecipato ad
una edizione di "Fatevi i corti vostri" e a due edizioni
della "Notte dei corti viventi" a Matera. Le sue foto
del “Carnevalone di Montescaglioso” sono colorate e
sgargianti come la festa che comincia con lo scorgersi
del sole, all'alba del martedì grasso. È il Carnevalone
del ciclo e del riciclo, nato dalla cultura dei massari
e dei braccianti, in cui sfilano precise figure
gerarchiche: la parca col fuso, simbolo della ruota del
tempo che gira e della morte, i portatori dei
campanacci, la Quaremma, Carnevalicchio in fasce, la
sposa di Carnevalone, Carnevalone in sella ad un asino.
Roberto Linzalone,
nato come fotografo autodidatta negli anni 80, collabora
con il quindicinale: “L’eco di Basilicata”e in occasione
della Rassegna Nazionale “MateraFotografia 2010” ha
presentato la personale “Riflessioni: un percorso tra
parole ed immagini”. I luoghi delle sue fotografie
raccontano della nostra terra, delle strutture
architettoniche che non si sono piegate all’incombere
della modernità, dal Duomo di Acerenza all’antica porta
d’ingresso di Forenza, fino a Matera con i suoi archi e
vicoli, piccole cittadelle che conservano intatto il
centro storico.
Michele di Lecce,
avvicinatosi al mondo della fotografia negli anni 80, è
fotografo e viaggiatore per passione. Predilige gli
scatti in bianco e nero, ma i volti e i paesaggi hanno
le tinte calde delle emozioni che suscitano. I suoi
viaggi oltremare ed oltreoceano, in Centro America ed
Africa, testimoniano la sensibilità dell’artista verso
le problematiche terzo mondo. Del nostro sud coglie gli
aspetti folcloristici, dalla tradizione religiosa e
pagana, come nella sua mostra personale “Transumanza”.
Feste legate ai riti arborei, celebrate in primavera a
Viggianello con il trasporto “de La Rocca”, a Rotonda
con l’innalzamento de “La Pitu”, il “Taglio della Ndenna
a Castelsaraceno”, il “Maggio di Accettura”, in onore
del ciclo vitale delle stagioni e l’augurio di fecondità
e fertilità della terra, che si mescola ai riti
religiosi dei santi patroni, che confermano il legame
delle popolazioni lucane con la natura ed in particolare
i boschi.
Enzo Epifania,
appassionato di cinema, musica e fumetti, vive e lavora
a Matera, dove ha partecipato nel 2010 alla Rassegna
Materafotografia, con una mostra personale dal titolo “Eevents”.
Grafico e fotografo freelance, con il suo occhio
perspicace, e una buona messa a fuoco, presenta immagini
della “Settimana Santa di Montescaglioso”, dei sassi di
Matera, de “I campanacci di San Mauro”, creazioni
intimistiche in bianco e nero, tra luci ed ombre,
visioni estreme immortalate nell’attimo perfetto.
Michele Morelli, vive a Matera dove ha esposto, nel 2010
nell’ambito della Rassegna MateraFotografia, la
personale: “Il 2 luglio a Matera”, è attivo in numerose
città italiane ed estere, collabora per periodici e
riviste specializzate, nonché in volumi monografici e
siti internet, autore della pubblicazione: “La Festa
della Bruna”. Un particolare merito per la sua
attenzione verso il modo di comunicare dei giovani, come
si evince da: “Scrivilo sui muri”, incentrato sui
graffiti che diventano espressione di sogni, emozioni,
delusioni e speranze, ed alle splendide immagini della
modernità, raccolte nel lavoro: “Oltre”, in dialogo con
le varie forme d’arte contemporanea. Le foto esposte
delle “Cave di tufo di Matera”, trasmettono il silenzio
della pietra stessa, in cui l’obiettivo della fotocamera
si perde davanti ai segni lasciati dall’uomo e dal lento
divenire, fino a ribaltare l’osservatore in un luogo
dove lo spazio e il tempo sembrano amplificarsi ed
annullarsi.
Antonio Lionetti,
membro dell’Associazione “Non solo bianco”, fotoamatore
per hobby e con la passione per la musica jazz, due
ingredienti che trovano accostamento nelle sue varie
mostre personali come: “Note di jazz” e
“Semplicemente...jazz”, presentata in occasione della
Rassegna “MateraFotografia 2010”. Interessante lo studio
degli anziani nella nostra società, riprodotto nella
personale: “L’età della luna”. Importante per l’artista
è la ricerca storico-fotografica, ci presenta degli
scatti sul complesso rupestre “San Nicola All’Ofra” e le
“Rovine di Craco”, e sulla “Madonna della Bruna”, una
delle feste più caratteristiche e colorate che
s’inseguono sul territorio lucano.