Nova Siri e la costa Jonica si arricchisce di un’altra grande struttura ricettiva.È stato inaugurato un centro turistico alberghiero all’avanguardia che si va ad aggiungere agli altri già esistenti sulla costa novasirese.Immerso tra i colori e i profumi degli eucalipti e macchia mediterranea, a poche centinaia di metri dall’arenile è sorto il “Toccacielo”.Nome preso dal canale che scorre nelle sue vicinanze.Tutto è stato progettato per una vacanza piacevole e rilassante dove già il clima e l’aria fa la sua parte.Il solarium, il drink bar, la galleria commerciale, le piscine, le aree sportive con i vialetti fioriti invitanti al passeggio fanno della vacanza un momento indimenticabile.La struttura offre la possibilità di soggiorno in hotel o in multiproprietà.Aumenta la possibilità di accrescere il numero dei vacanzieri che possono visitare e conoscere le bellezze lucane e in particolar modo quelle della costa jonica e novasirese.Tanta partecipazione all’inaugurazione che si è svolta la sera del 14 giugno.Persone comuni e tante autorità.Il parroco Don Mario Lacolla dopo aver portato la benedizione alla struttura ha invitato i villeggianti ad usare la vacanza come momento spirituale e di avvicinamento al Signore.Il presidente Vincenzo Stigliano che ha lasciato il microfono ad alcune autorità intervenute ha fatto il resoconto di ciò che è stata la costruzione del Toccacielo.Abbiamo atteso cinque anni – ha affermato Stigliano – per avere tutte le licenze e due soli anni per mettere su la costruzione.Poi si è soffermato a sottolineare il fatto di aver impegnato maestranze locali.Lavoreremo con prodotti a chilometri zero – ha continuato – riferendosi al rifornirsi in loco di tutto ciò che serve. La struttura prevalentemente di colore bianco è fornita di pannelli fotovoltaici per il riscaldamento dell’acqua.Al taglio del nastro, e dopo i convenevoli, c’è stato un aperitivo con a seguire un grande buffet dove i cuochi hanno dato sfoggio della loro bravura.Non è mancato uno spettacolo di animazione nel grande anfiteatro e i fuochi pirotecnici.   Pino Acciardi