elezioni 2008. festeggiamenti del neo senatore cosimo latronico in piazza a nova  siri

 

Maria Ida Settembrino.GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

17.04.2008

 

Doppi festeggiamenti, doppi ringraziamenti pubblici perché doppia è l’investitura istituzionale per i due cittadini d’hoc di Nova Siri, all’indomani delle consultazioni elettorali.

 Latronico-Chiurazzi, un binomio vincente che in linea di principio potrebbe rendere meno obsolete le distanze tra Palazzo Madama e il popolo lucano. Verrebbe da dire “una poltrona per due”, dal titolo di un celebre film, la cui trama però non ha nulla a che vedere con la storia politica e personale dei due neo senatori.

Calici e spumante, fuochi d’artificio e balli a ritmo di pizziche  e tarantelle del gruppo musicale dei Rvòta Pòpl , per Cosimo Latronico, reduce di un successo personale oltre che politico confermato  nei fatti a livello centrale dal PDL di Silvio Berlusconi.

Coriandoli e dolcetti per festeggiare Chiurazzi e la sua nuova poltrona, forte di una pronuncia elettorale che ha, in parte, deluso le aspettative di chi su quel “si può fare” di Veltroni aveva scommesso.

Fermo il dato storico e politico, Nova Siri, piccola realtà della costa ionica, dalla doppia identità: centro storico e marina, il suo primato ce l’ha e se lo tiene ben stretto: due senatori per una comunità che conta seimila abitanti.

Tanti i giovani residenti a Nova Siri, ormai lontani negli affetti e per lavoro da questa terra, che hanno attraversato l’Italia per dare loro fiducia.

 Troppi quelli, meno coraggiosi o forse molto di più rispetto a quelli che decidono di andare via,  hanno scelto, loro malgrado, ancora una volta la Basilicata come terra su cui poter continuare ad  investire.

Per loro, ha dichiarato Latronico si aprirà una stagione nuova in cui tanto si farà affinché il lavoro possa finalmente tornare ad essere garantito anche nella propria terra d’origine.

<<I giovani e le loro aspettative – ha dichiarato Latronico dall’alto del suo podio – saranno al centro delle tematiche del tavolo di lavoro romano. Un lungo ponte di raccordo accorcerà le distanze tra la gente e le istituzioni. I loro crucci, le loro soddisfazioni saranno anche le mie>>.