i 104 anni di nonno cristoforo lunedì 7 aprile 2008
 

Maria Ida Settembrino.

Centoquattro anni “suonati” bussano all’anagrafe di Cristoforo Stigliano, l’uomo più  longevo di Nova Siri, chiamato affettuosamente ormai da tutti “nonno Cristoforo”. Per i suoi centoquattro anni da record, la sveglia suona tutte le mattine alle quattro, una colazione veloce  e poi al via con il rituale, della serie “due colpi di zappa allungano la vita”.

Per lui, la tabella di marcia non ammette fuori-programma, una pedalata lenta e cadenzata lo conduce all’orticello tanto amato a ridosso della ferrovia.

  Calato in uno scenario bucolico, Cristoforo batte la fiacca  a colpi di arnesi della più fedele tradizione contadina.

E’ mezzogiorno, la risalita fino  a casa è tutta una botta di vita, il segreto è intervallare il percorso tra la monta e il passo  a fianco della sua fiammante bicicletta rossa. Un pasto semplice: verdure fresche e tanti legumi, una terrina ricca di brodaglie e pozzetti di pane in abbondanza che planano sul piatto traboccante, caldo e fumante. Un sorsetto di ferrochina, un liquore a base di erbe, a suo dire medicamentose, un vero toccasana  per un uomo di centoquattro anni con un quadro salutare che non rileva niente di patologico.

Il pomeriggio è ancora lungo e il calare delle tenebre lontano. Per Cristoforo c’è ancora quella parte di giornata da dedicare alle pubbliche relazioni. La vita di paese con le sue mille contraddizioni e racconti spiccioli fatti al fresco di una seduta alberata, lo attende. I ricordi di un tempo ormai trascorso, di una gioventù vissuta e mitizzata a cavallo di due guerre, accompagnano il ritorno a casa sul far della sera.

Manca poco alle venti, Cristoforo è pronto per il riposo notturno al caldo delle mura domestiche.

I sogni si avvicendano, confondendosi tra i fragori della senilità. Uno ricorrente si impone alla sua memoria e chiude il cerchio ai suoi infiniti racconti. E’ un sogno premonitore, uno di quelli impossibili da dimenticare che è giusto rimanga tra le cose non dette, tra quelle taciute.  

L’alba di un nuovo giorno sta per imporsi nella sua vita da ultra centenario.  

In suo onore, una celebrazione eucaristica solenne alla presenza del vescovo, monsignore Francesco Antonio Nolè manterrà il filo dei festeggiamenti da primato.