La devozione dei Pisticcesi, come dappertutto, verso San Pio e Santa Maria Teresa di Calcutta è sfociata in questi giorni di festa. Il comitato ha voluto mettere in risalto la ricorrenza con un degno programma. Nel suggestivo e nuovo anfiteatro di piazza Lombardi (è davvero un grande spettacolo vedervi dal palco - ha detto Tore) il gruppo dei “Collage” ha tenuto un ottimo concerto a dispetto del maltempo che c’è stato durante tutta la giornata. Tore Fazzi voce e basso elettrico, Piero Fazzi voce e chitarra acustica, Mario Chessa tastiere e violino, Nik D’Alessio chitarra elettrica da Solofra e Davide Moscatello alle percussioni da Caserta hanno deliziato con la loro musica e con le loro canzoni il numeroso pubblico presente. Furono i Sardi Tore e Piero che cantavano nel coro della loro parrocchia a decidere di fondare il gruppo che poi si chiamò “Collage”. Il primo successo arrivò nel 1976. “Due ragazzi nel sole” con cui vinsero il festival di Castrocaro e che gli permise di partecipare l’anno seguente al festival di Sanremo. Si presentarono con “Tu mi rubi l’anima” e fu il secondo grande successo. Segui un decennio ricco di successi: “Ed io canto per te”, "Piano piano m'innamorai di te", "Concerto d'amore", "La gente parla","Sole rosso", "Un'altra estate", "Lei non sapeva far l'amore", "S.O.S.", "Ma che faccia da schiaffi", "Donna musica", "I ragazzi che si amano" e "Un angelo" sono solo alcune incisioni che fecero sognare tanti adolescenti di allora. Le tournée sia in Italia che all'estero furono un trionfo. In Spagna e in vari paesi del Sudamerica raggiunsero i primi posti nelle classifiche  con la versione spagnola di "La gente parla” e di “Sole rosso”. Questa è la storia che il gruppo sardo ha snocciolato nelle due ore di concerto oltre ai brani dell’ultimo lavoro “Abitudini e no”. Un disco in cui fanno un sound diverso dal solito con melodie più decise e meno sdolcinate. La gente ha cantato appassionatamente, anche quando il gruppo è ritornato per i bis.Piero e Tore hanno lasciato il microfono al pubblico per l’intera interpretazione di “Tu mi rubi l’anima” e “Donna Musica”. 

Pino Acciardi