"radicazioni" festival delle culture internazionali alessandria del carretto (cs) 21 agosto 09

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Dopo tre giorni del Festival delle Culture Tradizionali – Radicazioni, tenutosi il 20-21-22 agosto e due successivi giorni di feste religiose,23 e 24 agosto,  Alessandria del Carretto cerca di riprendere a fatica la vita normale.

Non è cosa facile.Sembra che quando arrivano i giorni del Festival, in paese, passi un tornado, che avvolge nella sua  esuberanza, tutto ciò che trova sulla sua strada, e lo trasformi a sua immagine.

Alessandria del Carretto in provincia di Cosenza, con poco meno di 600 residenti, che in agosto raggiunge i 3000 abitanti:Paese più alto del Parco Nazionale del Pollino. Nel calendario delle feste caratteristiche, vanto di una lunga tradizione popolare nonchè religiosa, quale la festa della "Pita" che si svolge, la prima parte, l'ultima domenica di aprile in montagna in località "Spinazzeta", territorio lucano, e poi la seconda parte, in paese con l'abete innalzato in piazza S. Vincenzo, da scalare ed in cima, tanti ricchi premi;
il carnevale con le maschere " 'u pohicinell biell"- secondo alcuni storici la maschera risale al Seicento, periodo della
dominazione Spagnola in Italia meridionale- Radicazioni è invece un festival delle culture tradizionali, di livello internazionale, che si svolge ad Alessandria del Carretto nel mese di agosto da sei anni.Questo festival raduna artisti e musicisti provenienti da ogni parte d'Italia e dall'Estero. Quest’anno tra i tanti gruppi e artisti presenti, si sono esibiti anche un gruppo tunisino, uno della
Francia meridionale, i suonatori del Pollino e i suonatori di Alessandria del Carretto.Originale è stata l'esibizione del gruppo umbro che ha recitato e cantato canzoni medievali, tra le quali i "carmina burana".Tanti altri artisti hanno voluto lasciare, in occasione delle tre giornate del festival, il segno del loro passaggio, realizzando dei murales, che come, da sei anni a questa parte, vanno a rappresentare scene tipiche della vita festosa e quotidiana di Alessandria. Quest’anno molto apprezzati sono stati due punti stands, “la taverna del prete”, gestita da Sandro Brunacci, Sandro Adduci (vedi Blog “i dimenticati”) e Alessandro Adduci, dove è stata realizzata un’esposizione di oggetti antichi appartenenti alla nostra cultura contadina, nonché strumenti musicali costruiti da Brunacci, (zampogna); la mostra  scultorea di Domenico Mitidieri, che ha presentato ai suoi visitatori, sia statue religiose (vedi statua di Padre Pio), sia maschere e altro. Un forte riconoscimento morale, da parte di tutta la popolazione, va dato agli ideatori, “l'Associazione Francesco Vuodo", giovani con tanto entusiasmo e voglia di fare, che anche quest'anno, hanno dedicato anima e corpo
all'organizzazione della manifestazione. Ogni anno c’è bisogno di lavorare sodo, giorno  e notte continuamente, per garantire che il Festival si svolga secondo il programma. Questi nostri valorosi giovani, oltre a invitare e a ricevere gli artisti, devono pensare alla loro ristorazione e pernottamento, ai vari stands, alla stampa, e tanto altro.  Il Festival delle Culture Tradizionale di Radicazioni è oggi un evento senza precedenti nel nostro comprensorio, che sta crescendo anno per anno e Alessandria vuole continuare a crescere insieme ad esso. Radicazioni è diventato un Credo e noi crediamo nella sua forza trasportatrice.

Ad alcuni piace immaginarlo come un treno, che è passato, grazie ai suoi ideatori, nel quale siamo saliti e ci fermeremo solo per raccogliere le occasioni migliori da trasformarsi in crescita socio- culturale. Quest’anno si è registrato un maggiore flusso turistico sia dai paesi limitrofi, sia dal  resto d'Italia e non.  L'Associazione "Francesco Vuodo" e l'Amministrazione Comunale hanno lavorato
in armonica sinergia ottenendo soddisfacenti risultati; le stesse stanno già pensando ai preparativi della prossima edizione del Festival 2010 con altre sorprese.

Comunicato Stampa Comune di Alessandria del Carretto- Assessore alla Cultura Dott.ssa  Mimma Covelli