Dopo tre giorni del
Festival delle Culture Tradizionali – Radicazioni, tenutosi il
20-21-22 agosto e due successivi giorni di feste religiose,23 e 24
agosto, Alessandria del Carretto cerca di riprendere a fatica la
vita normale.
Non è cosa
facile.Sembra che quando arrivano i giorni del Festival, in paese,
passi un tornado, che avvolge nella sua esuberanza, tutto ciò che
trova sulla sua strada, e lo trasformi a sua immagine.
Alessandria del Carretto in provincia di Cosenza, con poco meno di
600 residenti, che in agosto raggiunge i 3000 abitanti:Paese più
alto del Parco Nazionale del Pollino. Nel calendario delle feste
caratteristiche, vanto di una lunga tradizione popolare nonchè
religiosa, quale la festa della "Pita" che si svolge, la prima
parte, l'ultima domenica di aprile in montagna in località "Spinazzeta",
territorio lucano, e poi la seconda parte, in paese con l'abete
innalzato in piazza S. Vincenzo, da scalare ed in cima, tanti ricchi
premi;
il carnevale con le maschere " 'u pohicinell biell"- secondo alcuni
storici la maschera risale al Seicento, periodo della
dominazione Spagnola in Italia meridionale- Radicazioni è invece un
festival delle culture tradizionali, di livello internazionale, che
si svolge ad Alessandria del Carretto nel mese di agosto da sei
anni.Questo festival raduna artisti e musicisti provenienti da ogni
parte d'Italia e dall'Estero. Quest’anno tra i tanti gruppi e
artisti presenti, si sono esibiti anche un gruppo tunisino, uno
della
Francia meridionale, i suonatori del Pollino e i suonatori di
Alessandria del Carretto.Originale è stata l'esibizione del gruppo
umbro che ha recitato e cantato canzoni medievali, tra le quali i "carmina
burana".Tanti altri artisti hanno voluto lasciare, in occasione
delle tre giornate del festival, il segno del loro passaggio,
realizzando dei murales, che come, da sei anni a questa parte, vanno
a rappresentare scene tipiche della vita festosa e quotidiana di
Alessandria. Quest’anno molto apprezzati sono stati due punti stands,
“la taverna del prete”, gestita da Sandro Brunacci, Sandro
Adduci (vedi Blog “i dimenticati”) e Alessandro Adduci, dove
è stata realizzata un’esposizione di oggetti antichi appartenenti
alla nostra cultura contadina, nonché strumenti musicali costruiti
da Brunacci, (zampogna); la mostra scultorea di Domenico Mitidieri,
che ha presentato ai suoi visitatori, sia statue religiose (vedi
statua di Padre Pio), sia maschere e altro. Un forte riconoscimento
morale, da parte di tutta la popolazione, va dato agli ideatori,
“l'Associazione Francesco Vuodo", giovani con tanto entusiasmo e
voglia di fare, che anche quest'anno, hanno dedicato anima e corpo
all'organizzazione della manifestazione. Ogni anno c’è bisogno di
lavorare sodo, giorno e notte continuamente, per garantire che il
Festival si svolga secondo il programma. Questi nostri valorosi
giovani, oltre a invitare e a ricevere gli artisti, devono pensare
alla loro ristorazione e pernottamento, ai vari stands, alla stampa,
e tanto altro. Il Festival delle Culture Tradizionale di
Radicazioni è oggi un evento senza precedenti nel nostro
comprensorio, che sta crescendo anno per anno e Alessandria vuole
continuare a crescere insieme ad esso. Radicazioni è diventato un
Credo e noi crediamo nella sua forza trasportatrice.
Ad alcuni piace immaginarlo come un
treno, che è passato, grazie ai suoi ideatori, nel quale siamo
saliti e ci fermeremo solo per raccogliere le occasioni migliori da
trasformarsi in crescita socio- culturale. Quest’anno si è
registrato un maggiore flusso turistico sia dai paesi limitrofi, sia
dal resto d'Italia e non. L'Associazione "Francesco Vuodo" e
l'Amministrazione Comunale hanno lavorato
in armonica sinergia ottenendo soddisfacenti risultati; le stesse
stanno già pensando ai preparativi della prossima edizione del
Festival 2010 con altre sorprese.
Comunicato Stampa Comune di Alessandria
del Carretto- Assessore alla Cultura Dott.ssa Mimma Covelli
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