foto Pino Acciardi
Si è svolta come ogni anno la festa di San Giuliano Martire ad Accettura ricca di tradizione e devozione. Il culto del “Maggio” era iniziato con un brutto incidente. Nel momento del taglio un ramo ha colpito pericolosamente uno dei principali scalatori. Bloccato da una grossa fasciatura è stato premiato con una targa. Ritornerà sicuramente a scalare il maggio l’anno prossimo ha detto il comitato. La festa ha fatto il suo corso e tutto è stato bello. Dopo la processione del Santo tra le “Cende” e i festoni sui balconi dedicati proprio a san Giuliano c’è stata la scalata del maggio e la conquista dei premi appesi sulla cima. Addirittura una persona ha voluto scalare il “Maggio” per suonare dall’alto l’organetto. Il tutto tra l’apprensione e la tensione della tantissima gente che alla fine l’ha scaricata con un forte applauso liberatorio. Tante bancarelle sotto le sfavillanti illuminazioni, e tanti arrosti di carne per la gioia dei buongustai. Il momento musicale ha visto anche quest’anno una star della canzone italiana. Bello il look con cui si è presentato Luca Carboni. Sembrava un “Pescatore della domenica”. Jeans arrotolati sulla caviglia, gilet e paglietta. Ha cantato per circa due ore raccontando con i suoi tanti successi la sua carriera musicale. E poi ha interpretato magistralmente “Ho visto anche degli zingari felici” di Claudio Lolli. Ha omaggiato Pierangelo Bertoli con “Eppure soffia” e ha cantato “Musica ribelle” di Eugenio Finardi con cui ha intitolato anche l’ultimo lavoro. La piazza era gremita di giovani ed anziani che hanno cantato insieme a lui Farfallina, Silvia lo sai, Ci stiamo sbagliando, Faccio i conti con te, Ci vuole un fisico bestiale, Fragole buone buone e tutti gli altri brani. Molto coinvolta è stata la folla venuta da tutti i paesi del circondario, in una serata sorprendentemente calda. I fuochi quest’anno accesi molto lontano dal belvedere non hanno espresso la loro vera bellezza. Pino Acciardi
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