festa san trifone  martire -  adelfia montrone (bari) novembre 09

foto pino acciardi

Da “Terre joniche” vogliamo evidenziare questo avvenimento perché crediamo che questa sia una delle più grandi feste in Italia La festività di San Trifone Martire che si svolge ad Adelfia Montrone a pochi chilometri da Bari fino al 22 novembre è il massimo della festa.

Chiude le feste dell’anno e nello stesso tempo è proiettata verso le feste del prossimo anno.Durante questi giorni i comitati di altri paesi si riuniscono per fare il punto della situazione ed organizzare le feste dell’anno avvenire.Qui si incontrano gli impresari di bande, cantanti e orchestre di ogni parte d’Italia, per proporre e stipulare contratti.Tutto è grande durante i festeggiamenti del Santo di Adelfia Montrone.Le sfavillanti e mastodontiche illuminazioni, una infinità di bancarelle, i madonnari e gli artisti di strada, i tanti e più famosi concerti bandistici e soprattutto i fuochi pirotecnici che da più di cent’anni sono il fiore all’occhiello di questa festa.È consuetudine vendere le prime olive alla calce, i fichi secchi imbottiti che da queste parti sono tanto richiesti, le caldarroste e tanto sedano, montagne di sedano.Sono tantissime le macelleria che per l’occasione organizzano arrosti nelle piazzette della città.La giornata clou è il 10 novembre.È una festa dove arrivano pellegrini e amanti dei fuochi pirotecnici da ogni parte d’Italia.Migliaia di pullman riempiono i piazzali a loro preposti e tante sono le auto che occupano ogni minimo spazio.È tantissima la devozione verso il giovane San Trifone.Giungono per l’occasione offerte in denaro dalla Svizzera, dalla Germania, dal Canada e da ogni parte del mondo, da Los Angeles, da San  Diego, da Washington, da Chicago, dalla Florida, dalla California, da ovunque risiede un pugliese che non dimentica il suo Santo.Affollatissime le processione che portano la statua per le vie del bellissimo e caratteristico centro storico.La giornata diventa una grande festa in famiglia per le decina di migliaia di persone che si organizzano con grande tavolate nei campi, fuochi per cucinare e riscaldarsi, organetti, tamburelli e musica a volontà fanno il resto, mentre si ammirano le sei batterie di fuochi pirotecnici che iniziando al sole delle 14,30 terminano con il calare del buio alle 17. In serata con inizio alle 23 ancora quattro batterie di fuochi illuminano il cielo di Adelfia.Credo che valga la pena descrivere la vita di San Trifone.Il giovane Trifone nacque a Kampsade, vicino a Nicea nella Frigia, nel 232 dopo cristo.Sin da bambino si consacrò con diligenza allo studio della Sacra Scrittura e alla conoscenza del Sacro Vangelo. A Lui si attribuiscono molti miracoli.Nel 250, imperatore Decio, vi fu una delle più crudeli e atroci persecuzioni contro i cristiani, e Trifone, conosciuto per la sua fede indomita, venne fatto arrestare dal Prefetto Aquilino. Il diciottenne Trifone fu condotto a Nicea ed ivi, dopo tremende torture subì il martirio più atroce. Per volontà del Santo le sue spoglie furono trasportate e sepolte a Kampsade ed ivi custodite fino al quarto secolo, quando dopo l’editto dell’imperatore Costantino le reliquie del Santo Martire furono esumate e portate a Costantinopoli, dove fu costruita una chiesetta per la loro venerazione. Nell’anno 809, mentre infuriava una grande lotta iconoclasta, dei commercianti veneziani comprarono in Costantinopoli il sarcofago in pietra in cui erano contenuti i resti del corpo di San Trifone. Mentre la nave ritornava a Venezia incontrò una forte tempesta e si rifugiò nelle bocche di Cattaro.I cattarini conosciuta la grande devozione di San Trifone in Oriente, comprarono dai veneziani il sarcofago che era giunto lì il 13 gennaio 809.A Cattaro fu costruita una grande cattedrale in onore di San Trifone e consacrata il 19 giugno 1166 dal Vescovo Malan.L’inizio del culto di San Trifone in Puglia può collocarsi nell’anno 1172, quando la Diocesi di Cattaro fu incardinata nella metropolia di Bari rimanendovi fino al 1828.I frequenti rapporti portarono nel meridione d’Italia la devozione e quindi anche Montrone si consacrò a San Trifone.La grande venerazione inizio dopo la peste del 1770 in cui nella tradizione orale è stata riportata la notizia che all’alba del 10 novembre i malati di peste cominciarono a sentirsi meglio e questo avvenimento è ricordato con una tela dipinta in quegli anni.Nel 1783 fu realizzata l’immagine di San Trifone che Adelfia Montrone venera ed a cui il suo popolo attribuisce grande onore e devozione.  

Pino Acciardi