Concerto Tullio De Piscopo 1 set.2010 Latronico (PZ)


foto Pino Acciardi

risoluzione consigliata 1920 x 1200


Serata frizzante, sia per la temperatura (11 gradi) che per la bravura sopraffina di Tulio De Piscopo quella che a Latronico si è svolta il 1° settembre in occasione dei festeggiamenti di Sant’Egidio.

A dispetto della serata fredda c’era una enorme quantità di gente.

Già a dieci anni, quando dormiva ai piedi del letto con altri due fratelli, suonava la batteria del padre e del fratello disturbando i vicini di casa – ha affermato dal palco.

Qualcuno lo pagava per non suonare mentre adesso è il contrario.

Due chitarre, una tastiera e una batteria più una serie di tamburi dove si dimenava il percussionista napoletano spaziando tra il blues, il rok, il jazz, il pop e la musica napoletana.

Hanno suonato per due ore e un quarto.

Oltre a cantare le sue “Stop Bajon” del 1984, “He' fatte 'e solde, eh ?” (qui ha distribuito dollari con la sua immagine)  “E allora e allora” presentata a Sanremo nel 1989, ha omaggiato Renato Carosone interpretando due brani suoi.

Ha omaggiato anche Michael Jackson.

E quando ha presentato Sant’Andamento lento è stato schietto nel dire: ho abbandonato la cinquecento ed ho comprato “U Mercedes” alludendo alla fortuna fatta con questo brano presentato a Sanremo del 1988 e con cui nello stesso anno vinse il Festivalbar.

Con quei capelli argento e pieni di bianco di neve mi ricorda tanto mia madre – ha detto – riferendosi alla signora che era in prima fila, creando un momento di grande commozione.

E proseguendo: le voglio regalare queste bacchette che sono piene di tanto amore e dedicarle “Comm si bel” una canzone che ho scritto per mia madre.

L’ha cantata con gli occhi commossi e velati di pianto, così come quelli di chi era sotto al palco.

Il finale è stato dedicato a “Ballando ballando” scritta in occasione della nascita della nipotina nel 2006, a “Conga Milonga” inciso due mesi fa, ed a Sant’Andamento lento.

Davvero un grande professionista che fa fatto vedere e sentire l’esperienza accumulata in cinquant’anni di carriera musicale e di concerti in giro per il mondo.   Pino Acciardi